lunedì 18 aprile 2011

Malati di web



Abbiamo letto un articolo  sconvolgente, quanto interessante sui malati di web e ci è venuta subito l’idea di pubblicarlo per voi sul blog.
L’ articolo inizia raccontando il caso di Andrea, un ragazzo di 24 anni, malato di web. Il ragazzo soffre di una grave dipendenza patologica da internet (un disturbo mentale che lo tiene incollato al pc).

Come nasce la malattia: l’avvio verso la dipendenza è graduale. Alla base ci sono poche amicizie, dopo di che iniziano i problemi affettivi con la famiglia e la tecnologia fa il resto. Si rimane chiusi dentro casa e si perdono i contatti con gli amici dal vivo, ma si chiede l’amicizia sulla rete.

Fermarli in tempo utile:i giovani sono quelli più a rischio perché nascono in un  mondo che è ormai interamente digitale:la loro concezione del tempo passato al computer, è diversa da quella degli adulti. La struttura specializzata è solo la scelta estrema, prima i genitori dovrebbero provare a ricostruire il rapporto con i figli e se il caso diventa estremo ricorrere alla terapia negli ambulatori pubblici.

Lettori vi prego di spargere la voce a casa e di verificare se qualcuno che conoscete  o della famiglia abbia questi sintomi in modo da farlo presente ad un adulto, per  fermare la malattia in tempo utile.

5 commenti:

  1. questo è veramente un articolo interessante. AIUTO!!!ma cosa c'è di più bello di una vera amicizia fatta di persone che si guardano negli occhi, si abbracciano o anche litigano ma...in modo reale? Il PC è soltanto uno strumento che dobbiamo USARE e non FARCI USARE.

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  2. ha ragione professoressa! questo articolo è veramente molto bello e instruttivo!

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  3. Giusto, dovremmo avere tutti il coraggio di guardarci in faccia e dirci certe cose che diremmo solo dietro uno schermo!

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  4. Sono d'accordo. Ci ho pensato molto, ma non sono riuscita a trovare nulla di più bello dell'amicizia di cui parlava la prof,l'amicizia reale. Anche se sembra che i ragazzi (in generale) preferiscano quelle virtuali, su network vari...

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  5. Pazzesco che gente , soprattutto ragazzi, riesca a perdere la testa per un mondo che non esiste, perchè in verità ciò che il computer ci mostra noi non lo possiamo toccare ne vivere realmente.
    Dopo questa notizia mi terrò lontana dal computer :) :) :)

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