Cos’è il Doping?
Il termine doping è entrato a far parte del gergo sportivo alla fine degli anni Quaranta e purtroppo, è un fenomeno in costante aumento negli ultimi anni. Per doping si intende una serie di preparati chimici che servono per potenziare la prestazione sportiva, per non sentire la sensazione di dolore o fatica, per accrescere la massa muscolare. Gli atleti che si “dopano” assumono delle sostanze che danno loro una notevole carica di energia, ma che allo stesso tempo sono nocive.
Gli stimolanti, per esempio, agiscono sulla stanchezza e sulla sensazione di dolore, permettendo così allo sportivo di andare ben oltre i propri limiti, ma gli “effetti collaterali” sono inimmaginabili.
Le conseguenze del Doping
Se con 2 o 3 pillole si può vincere una gara, anche a livello mondiale, i danni arrecati all’organismo da queste sostanze sono incalcolabili, come per esempio i tumori, che non sono cosa da poco. Gli anabolizzanti artificiali, ad esempio, provocano tumori al fegato, impotenza e danni all’apparato cardiaco. Altre sostanze, invece, in caso di abuso, possono portare ad uno scompenso cardiaco e provocano dipendenza. La dipendenza dal doping è molto simile alla dipendenza dalla droga e, se non si smette in fretta, porta dritto dritto alla morte.
Senza contare che ogni pillola o iniezione arreca danni gravissimi al sistema circolatorio; infatti alcune sostanze stimolanti aumentano di molto, dopo la prestazione sportiva, il rischio infarto. In questi ultimi tempi sta crescendo progressivamente il numero degli atleti dopati, che usano sostanze sempre più sofisticate (e per questo maggiormente nocive) per sfuggire ai controlli.
In questo modo si perde anche il gusto delle gare; il bello è vincere una manifestazione sportiva con le proprie forze perché così ci si conquista la medaglia, o trofeo che sia. Tu come ci resteresti a perdere una gara sapendo quello che è arrivato primo si è dopato?
Insomma, morale della storia:
non vale la pena rovinare il proprio organismo per il 1° posto sul podio!!!
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